La nostra città ha ottenuto il via libera ed è tra i primi cento progetti (su quasi 300 a livello nazionale) ammessi al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Con questo progetto si potrà così intervenire a San Giovanni sulla parte dell’edilizia residenziale con l’Ater ma soprattutto con il recupero dell’ex scuola Filzi di via Caravaggio che diventerà la casa delle associazioni. Verranno riqualificate le aree verdi, realizzando anche nuovi spazi per il servizio sociale con il recupero di una palazzina e verrà sistemato l’accesso alla palestra polifunzionale di San Giovanni, con la creazione di un nuovo spazio verde verso piazzale Gioberti.
L’articolato progetto “San Giovanni: un quartiere verde, inclusivo e smart” punta ad intervenire attraverso la ristrutturazione e manutenzione di alcuni immobili residenziali, la riqualificazione di spazi aperti verdi a uso collettivo e la ristrutturazione di immobili da destinare a servizi. In particolare la proposta avanzata prevede interventi su immobili di edilizia residenziale pubblica con la ristrutturazione degli edifici di via Tintoretto 3-5 e di via Caravaggio 8-10 e 14-16, di proprietà del Comune e in gestione Ater, prevedendo la realizzazione di 54 alloggi dotati anche di ascensore. Sarà avviata anche la ristrutturazione dell’immobile in via Piero della Francesca (civ. n.ro 4), un fabbricato che non fa parte del patrimonio comunale di edilizia sovvenzionata gestito dall’ATER, ma che, con un intervento di edilizia sociale, porterà alla manutenzione straordinaria dei 10 alloggi esistenti.
Di notevole interesse sono inoltre la riqualificazione dell’area verde retrostante gli edifici di San Pelagio, in cui si prevede la realizzazione di spazi per le attività fisiche e il gioco all’aperto e di spazi per coltivazioni urbane, attraverso percorsi partecipati di progettazione e automanutenzione da parte degli abitanti. E ancora la sistemazione dell’area verde lungo via San Cilino, prospiciente la piazza centrale del quartiere (piazzale Gioberti) e il nuovo impianto polisportivo polivalente.
Sempre il progetto prevede che i locali non residenziali al piano terra di Via San Pelagio 6 (proprietà comunale in gestione Ater, con superficie di circa 70 mq) siano destinati ad associazioni e/o laboratori di zona per il tutoraggio delle fragilità sociali, con la possibilità di organizzare parte delle proprie attività anche nell’annesso spazio spazio verde. Al fine di promuovere attività culturali e di inclusione sociale, la proposta prevede anche la creazione della “Casa delle associazioni F. Filzi” nell’ex immobile scolastico sito in via Caravaggio. Si tratta di un edificio di tre piani fuori terra, che già ospita alcune associazioni culturali attive nel quartiere. La sua ristrutturazione consentirà di ampliare i locali a disposizione anche di altre realtà associative.
La realizzazione della proposta di progetto “San Giovanni: un quartiere verde, inclusivo e smart” sarà accompagnata dall’utilizzo di strumenti innovativi per quanto attiene alla metodologia BIM, e dalla costruzione di processi partecipativi volti a promuovere l’inclusione sociale dei gruppi di popolazione più svantaggiati e la realizzazione di percorsi virtuosi di automanutenzione e risparmio energetico, anche mediante utilizzo di piattaforma di partecipazione digitalizzate e Living Lab.
Si stima che l’intero progetto sarà completato in 5 anni, entro il dicembre 2026 e, oltre ai quasi 15 milioni di euro ottenuti, prevede un ulteriore investimento di 1,3 milioni di euro da parte del Comune di Trieste a sostegno delle opere previste per il rione di San Giovanni.