A Casa Capon, a Opicina, sono stati avviati i lavori per la realizzazione di spazi di coabitazione sociale all’interno della struttura. L’edificio, di proprietà del Comune di Trieste, inizialmente destinato a casa di riposo, ora adibito a centro di aggregazione sociale, presenta caratteristiche interessanti per il quartiere di “Villa Carsia. La struttura vicina alle “case CAD”, abitazioni assistite viste come strumento per la domiciliarità e per il progetto di vita indipendente, con una forte tutela da parte dei Servizi e con la regia del Comune; è inoltre dotata di un ampio giardino delimitato, attrezzato per essere fruito dagli ospiti della struttura. Il piano terra, provvisto di cucina industriale, con due ampie sale multifunzionali, due uffici e servizi igienici; il primo piano ospita sale con laboratori per attività di interazione sociale; il secondo piano, attualmente dismesso, sarà appunto oggetto dell’intervento. Il superamento delle barriere architettoniche è garantito dall’accesso diretto dal giardino all’ascensore, a servizio di tutti i livelli della struttura.
I lavori consistono, concretamente, nella redistribuzione degli spazi del secondo piano attualmente inutilizzato; l’idea è di destinare l’intero livello, di circa 200mq, a ospitare sette camere da letto singole con relativo bagno, ciascuna dotata di accesso indipendente al fine di accogliere persone sole, più una stanza comune. I lavori che si andranno a realizzare non modificheranno la tipologia degli impianti esistenti, che saranno modificati esclusivamente per adattarsi alla nuova planimetria del secondo piano. Si procederà anche, preliminarmente, all’eliminazione dei pavimenti in amianto. I mini alloggi che verranno realizzati non saranno dotati di cucina, perché gli ospiti potranno usufruire della cucina situata al piano terra. Il progetto di riqualificazione della struttura prevede, infatti, oltre alla ristrutturazione del secondo piano, anche la messa a norma della grande cucina, con l’acquisto di elettrodomestici di tipo industriale finalizzato all’apertura di un’”osteria sociale” aperta non solo agli ospiti ma a tutta la cittadinanza. Casa Capon potrebbe così diventare un polo di aggregazione per il quartiere di Villa Carsia e per tutto il territorio. L’obiettivo è quello di favorire l’inclusione sociale attraverso la condivisione della buona cucina e la socialità, sull’onda di esperienze già collaudate in altre città sia in Italia che all’estero. Non solo pasti low cost per tutte le tasche, ma anche un’occasione per offrire opportunità di lavoro a persone in difficoltà, che in questo luogo potranno rimettersi in gioco e trovare nuove motivazioni per iniziare un percorso di autonomia e di autorealizzazione. L’intervento è finanziato con contributo regionale pari a € 300.000,00 (concesso con decreto n. 10330 del 18/12/2017, previsto dall’art. 9 del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Regione 22 settembre 2017, n. 0210/Pres.).