da TriestePrima del 17 dicembre 2016 – Dichiarazione di Monica Canciani consigliera circoscrizionale della Lega Nord sul nuovo regolamento della polizia locale preso al vaglio delle circoscrizioni e con il vicesindaco Pierpaolo Roberti che sta facendo. Il tour delle circoscrizioni
«Diciamo le cose come stanno. PD e Movimento 5 Stelle hanno i numeri per decidere nelle circoscrizioni.» ha dichiarato Monica Canciani consigliera circoscrizionale della Lega Nord sul nuovo regolamento della polizia locale. «Se il nuovo regolamento di Polizia Urbana è stato bocciato è solo per ordini di scuderia dei partiti di opposizione, solo per ideologie politiche, altrimenti non si spiegherebbe come si possa accettare di rimanere con un regolamento del 1926, in cui, si legge, vengono disciplinati ancora i lustrascarpe o non c’è alcuna norma contro la prostituzione, che all’epoca non veniva esercitata in strada. Del resto, la stessa maggioranza all’epoca di Cosolini aveva avvertito la necessità di un nuovo regolamento, ma poi nemmeno quello sono riusciti a cambiare.»
«Il Movimento 5 Stelle si dice “dalla parte della legalità”, ma poi boccia un regolamento che come scopo ha proprio quello di tutelare i cittadini e di offrire un certo decoro alla città, regole di buon senso e di civiltà. Ma andiamo oltre. L’opposizione crede che sia importante combattere lo sfruttamento dei mendicanti ma non vietando l’elemosina in denaro. Eppure la stessa Caritas afferma di non dare mai denaro in contante ai mendicanti, perché consapevoli di alimentare il racket; e ancora l’assessore Torrenti del PD ammette che in città ci sono un gran numero di persone che fanno la questua e che dietro ci sono organizzazioni criminali. E quindi? Quindi, secondo loro, si combatte il racket con i soliti “gessetti colorati” o con i “depliant informativi”».
«Ma non mi fermo qui, perché sono davvero imbufalita difronte alle critiche assurde che ho sentito: poveri bambini, che non possono giocare dentro le fontane (mi pare ovvio!), poveri balordi che non possono appoggiare le loro terga sulle scalinate delle chiese, che come si sa, sono fatte per bivaccare! Insomma, becera propaganda e tutte scuse pur di trovare una motivazione per bocciare. E poi arrivano le scuse più ridicole, di cui chiunque si può render conto: “sono d’accordo con la maggior parte del regolamento – dice un consigliere della lista di Cosolini – ma voterò contrario perché un paio di articoli sono ripetitivi e sono già regolati dal codice civile/penale” ». Il che è falso, perché il regolamento va ad integrarsi con le norme del codice civile e penale o ad intervenire dove non vengono regolamentate certe situazioni. Poi un consigliere del PD, il quale sostiene che la pena per gli artisti di strada è troppo severa e non funzionale come deterrente. Peccato che il regolamento degli artisti di strada non c’entri nulla con quello di Polizia Urbana, visto che sarà un regolamento a sé.
Una posizione netta della Canciani che ha concluso: «Insomma, è facile capire che le scuse sono le più disparate, che dimostrano esclusivamente come, in certi casi, il regolamento non sia stato nemmeno letto. È stato invece fatto un grande lavoro da parte degli uffici comunali e dal vicesindaco Roberti che ci ha messo il massimo impegno e giornate intere di lavoro per preparare un regolamento che risponda alle esigenze dei triestini; proprio quelli che hanno chiesto a gran voce più sicurezza. Sarà un caso che Roberti è stato il più votato? PD e M5S si facciano una ragione e ascoltino di più i triestini!»