da TriestePrima – del 7 agosto 2016 – La consigliere di IV circoscrizione, Monica Canciani, della Lega nord, sulla questione relativa alla scuola Dardi di Trieste: «Il 4 agosto scorso i consiglieri del Pd e di Insieme per Trieste della IV circoscrizione hanno presentato una mozione per richiedere la sostituzione dei serramenti della scuola Dardi».
«I gruppi consiliari di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Lista Dipiazza si sono astenuti, non perché – come precisato nel corso del dibattito – non abbiano a cuore i problemi della Dardi, bensì perché hanno ritenuto superata tale mozione dal fatto che, nello stesso giorno, il consiglio comunale stava discutendo il medesimo argomento. Prossimamente, infatti, i consiglieri di maggioranza presenteranno un emendamento, già scritto, per risolvere anche il problema degli infissi pericolanti».
«Tale emendamento andrà ad integrare la già prevista copertura finanziaria necessaria alla sistemazione dei solai che, altrimenti, ne avrebbe pregiudicato l’inizio dell’anno scolastico. Se si è arrivati a questa situazione – ha affermato il presidente Riccardo Ledi, di Forza Italia – lo si deve solo all’inerzia della giunta precedente, visto che le pesanti criticità delle scuole erano già note da diverso tempo. Trovo quindi inutile – conclude Ledi – che i consiglieri del centrosinistra si affannino a rincorrere l’attuale giunta che, in più occasioni ha dimostrato di dover rimediare ai danni della precedente amministrazione».
«Mi appare quanto mai singolare – ha invece ribadito il consigliere della Lega Nord Monica Canciani – l’apprensione del Pd e di Insieme per Trieste sulla scuola Dardi quando sul sito di Cosolini vengono citate tutte le scuole, dall’asilo nido “Lo scarabocchio” alla scuola “Manzoni” con i relativi interventi edilizi, ma della Dardi non si fa nemmeno un cenno. Anche Alessandro Focardi, consigliere di Forza Italia, auspica che le future mozioni del centrosinistra siano più “attuali”, evidenziando come la Giunta Cosolini, nel corso del suo mandato, abbia fatto ben poco per la scuola».